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Terapia biologica per la vasculite sistemica


Le recidive e i fallimenti della terapia sono frequenti nei pazienti con vasculite sistemica.
Gli agenti biologici sono stati prescritti come terapia di salvataggio.

Una revisione sistematica ha analizzato le prove attuali sull'uso terapeutico di farmaci biologici per la vasculite sistemica.

Sono stati inclusi nella revisione 90 studi compiuti fino ad aprile 2013.
La maggior parte degli studi aveva incluso pazienti con vasculiti ANCA-associate ( AAV, vasculiti associate ad anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili ) e solo pochi studi avevano arruolato pazienti con vasculite dei grandi vasi ( LVV ).

Rituximab ( MabThera ) era il farmaco più utilizzato, con efficacia dimostrata nella induzione della remissione nei pazienti con vasculiti ANCA-associate.

Un certo numero di studi ha utilizzato diversi farmaci anti-TNF-alfa con risultati contrastanti.

Sono stati identificati alcuni studi non-controllati sull'uso di Abatacept, Alemtuzumab, Mepolizumab e Tocilizumab.

L’attuale evidenza sull'uso delle terapie biologiche per la vasculite sistemica si basa principalmente su dati osservazionali non-controllati.

Rituximab non è inferiore alla Ciclofosfamide ( Endoxan ) per l'induzione della remissione nelle vasculiti ANCA-associate e potrebbe essere superiore nella recidiva di malattia.

Infliximab ( Remicade ) e Adalimumab ( Humira ) sono efficaci come agenti risparmiatori di steroidi.

Etanercept ( Enbrel ) non è efficace nel mantenere la remissione nei pazienti con granulomatosi con poliangite e sono stati riportati eventi avversi gravi.

Per la vasculite dei grandi vasi, sia Infliximab sia Etanercept hanno avuto un ruolo come agenti risparmiatori di steroidi e Tocilizumab ( RoActemra ) potrebbe essere efficace anche per l'induzione della remissione nella vasculite dei grandi vasi. ( Xagena2014 )

Silva-Fernández L et al, Semin Arthritis Rheum 2014; 43: 542-557

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