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I bloccanti del TNF inibiscono la progressione radiografica spinale nella spondilite anchilosante riducendo l'attività di malattia


È stato analizzato l'impatto degli inibitori del fattore di necrosi tumorale ( TNFi ) sulla progressione radiografica spinale nella spondilite anchilosante.

Sono stati inclusi pazienti con spondilite anchilosante nella coorte Swiss Clinical Quality Management con fino a 10 anni di follow-up e valutazioni radiografiche ogni 2 anni.
Le radiografie sono state valutate secondo la scala mSASSS ( Stoke Ankylosing Spondylitis Spine Score ) modificata con cronologia nota.

È stata studiata la relazione tra l'uso di inibitori del TNF prima di un intervallo radiografico di 2 anni e la progressione all'interno dell'intervallo.
Il punteggio alla scala ASDAS ( Ankylosing Spondylitis Disease Activity Score ) è stato considerato come mediazione dell'effetto degli inibitori TNF sulla progressione, e aggiunto al modello in un'analisi di sensibilità.

In totale 432 pazienti con spondilite anchilosante hanno contribuito ai dati per 616 intervalli radiografici.

La progressione radiografica è stata definita come un aumento di 2 o più unità alla scala mSASSS in 2 anni.
L'incremento medio di mSASSS è stato di 0.9 unità in 2 anni.
L'uso precedente di inibitori del TNF ha ridotto le probabilità di progressione del 50% ( odds ratio, OR=0.50 ) nell'analisi multivariata.

Mentre nessun effetto diretto degli inibitori del TNF sulla progressione è stato presente in una analisi che ha incluso la scala ASDAS variabile nel tempo ( OR=0.61 ), l'effetto indiretto, attraverso una riduzione di ASDAS, è stato statisticamente significativo ( OR=0.75 ).

In conclusione, gli inibitori del fattore di necrosi tumorale sono associati a una riduzione della progressione radiografica della colonna vertebrale nei pazienti con spondilite anchilosante.
Questo effetto sembra mediato dall'effetto inibitorio degli inibitori del TNF sull'attività della malattia. ( Xagena2018 )

Molnar C et al, Ann Rheum Dis 2018; 77: 63-69

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