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Terapia con Rituximab per sindrome di Sjögren primaria


È stata studiata la sicurezza e la efficacia clinica della terapia con Rituximab ( MabThera ) per la sindrome di Sjögren primaria e sono stati esaminati i suoi meccanismi.

Pazienti con sindrome di Sjögren primaria sono stati arruolati in uno studio in aperto, è stato loro somministrato Rituximab 1 g per infusione nei giorni 1 e 15, e sono stati monitorati fino alla settimana 52.

L'endpoint primario era la sicurezza, gli endpoint secondari erano l'efficacia clinica e l’efficacia biologica.

Il sangue è stato utilizzato per il conteggio delle sottopopolazioni linfocitarie, la misurazione dei livelli di autoanticorpi nel siero e dei livelli di BAFF ( fattore attivante le cellule B ) e per l'analisi di espressione genica.

Rituximab è stato somministrato a 12 pazienti di sesso femminile con sindrome di Sjögren primaria, con un'età media di 51 anni ( range 34-69 anni ) e una durata media della malattia di 8.0 anni ( range 2-18 anni ).

Non sono state osservate tossicità inattese dalla terapia con Rituximab.

Modesti miglioramenti sono stati osservati alla settimana 26 nei sintomi riferiti dalle pazienti relativi a secchezza orale e spossatezza, senza alcun miglioramento significativo nelle misure oggettive della funzione delle ghiandole lacrimali e salivari.

Il recupero di cellule B del sangue dopo il nadir dalla terapia con Rituximab è stato caratterizzato da una predominanza di cellule B transizionali e da una mancanza di cellule B di memoria.
Mentre la deplezione di cellule B del sangue è stata associata a un aumento dei livelli sierici di BAFF, non sono osservati cambiamenti significativi nei livelli di autoanticorpi sierici anti-Ro/SSA, anti-La/SSB e anti-recettori muscarinici della acetilcolina di tipo 3 o nella signature di interferone nel sangue.

In conclusione, nei pazienti con sindrome di Sjögren primaria, un singolo ciclo di trattamento con Rituximab non è stato associato ad alcuna tossicità inattesa e ha portato solo modesti benefici clinici nonostante una efficace deplezione delle cellule B nel sangue. ( Xagena2013 )

St. Clair EW et al, Arthritis Rheum 2013; 65: 4: 1097-1106

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